Onchosaurus (Ischyrhiza) stromeri

(Checchia-Rispoli, 1933)


Classification: Elasmobranchii Rajiformes Sclerorhynchidae

Reference of the original description
Checchia-Rispoli, B. (1933)
Di un nuevo genere di «Pristidae» del Cretaceo superiore della Tripolitania. Memorie della Reale Accademia italiana, Classe Scienze Fisiche Mathematiche e Naturale, 4(1), 1–6

Types
Onchosaurus (Ischyrhiza) stromeri



Description:


Citation: Onchosaurus (Ischyrhiza) stromeri (Checchia-Rispoli, 1933): In: Database of fossil elasmobranch teeth www.shark-references.com, World Wide Web electronic publication, Version 12/2024

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Description
Original diagnose after Checchia-Rispoli (1933) p. 2-3 [451]: L'Ittiolite, qui descritto, è un dente rostrale, che per la forma generale si deve ritenere uno dei denti della serie di sinistra. del rostro. La sua lunghezza totale è di 22 millimetri circa; la larghezza massima è di mm. 10, la minima di mm. 5. Esso è appiattito dorso-ventralmente ed asimmetrico rispetto al suo asse longitudinale, essendo sensibilmente incurvato verso il basso. La punta, coperta di smalto, ha la forma di triangolo inequilatero, col lato posteriore meno inclinato e più corto dell'anteriore, che è fortemente obliquo rispetto all'asse maggiore del dente. I due lati quasi rettilinei convergono in. una punta, ché è arrotondata per il logorio subito quando l'animale era ancora vivente. La linea limite dello smalto è retta ed obliqua rispetto all'asse trasversale, essendo diretta dall'indietro all'avanti e dall'esterno verso l'interno (rispetto al rostro). La corona è fortemente appiattita e si assottiglia. verso i lati sino a diventare tagliente e trasparente. Il lato posteriore termina in un adunco uncinetto, quello anteriore in Un angolo ottuso poco sporgente ed arrotondato. Oltre la linea dello smalto, il dente si restringe formando come un collo: in . questo punto corrisponde là minore larghezza; poi si slarga, piuttosto bruscamente, come la palma di una roano, passando alla parte radicale o zoccolo, che è molto robusto. La parte terminale dello zoccolo è divisa per tutta la sua larghezza da un largo solco (fìg. 5), che è più profondo verso i lati che nel mezzo e posteriormente anziché anteriormente: detto solco molto attenuato si continua sia verso il lato anteriore che verso quello posteriore del dente, scomparendo completamente verso il collo. Le due. branche. sono divaricate: quella superiore è sensibilmente più lunga e più larga della inferiore. La prima presenta cinque scanalature ben marcate, su per giù della stessa lunghezza, corte e limitate alla parte slargata dello zoccolo, essendo il collo del tutto liscio. Le scanalature determinano sei lobi dattili formi, saldati fra di loro, mentre le sole estremità più o meno arrotondate sporgono liberamente sul contorno basale, Nessuna traccia di solchi si osserva sulla parte interna della branca. Il lobo posteriore è il più robusto di tutti; l'anteriore è un po' meno .sviluppato; i quattro mediani più piccoli sono eguali fra di loro. La branca inferiore, più stretta e un po' più corta dell'altra, presenta solamente quattro docce, che determinano cinque lobi, di cui gli esterni, presso a poco uguali in robustezza, sono più sviluppati dei tre mediani. La base dello zoccolo è quadrangolare ed il dente si tiene diritto se è poggiato su di un piano. Tutta la faccia superiore o dorsale del dente è pianeggiante; l'inferiore o ventrale è largamente concava.

Remarks
shark-references Species-ID=10919;

References
Arambourg, C. (1940)
Le groupe des Ganopristinés. Bulletin de la Société géologique de France, 10(5), 127–147